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ù

 

 

orientamento

 

Per muoversi nell'ambiente, qualsiasi esso sia, e' necessario sapersi orientare.
Questo significa sapere dove ci si trova rispetto a un punto che si vuole raggiungere e come raggiungerlo; orientarsi consente anche di apprezzare meglio tutto il territorio che ci circonda. 
Un tiratore scelto deve essere in grado di farsi un' idea tridimensionale della zona operativa a partire dalla carta e questo grado di abilità si ottiene soltanto con la pratica.

Carta topografica
La carta topografica è una rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica, della superficie terrestre.
La riduzione avviene in base ad un rapporto prestabilito tra la distanza reale misurabile tra due punti sul terreno e la distanza misurabile tra i due punti che li rappresentano sulla carta; questo rapporto è detto "scala" (per esempio l’indicazione 1:25.000 significa che 1 cm sulla carta equivale a 250 m reali, sul terreno)
Avendo a disposizione una carta si può:
- Avere un'idea tridimensionale del terreno.
- Misurare le distanze.
- Studiare il cammino da percorrere.
- Stabilire la posizione in cui ci si trova in un determinato momento.

Bussola
Scegliete una bussola robusta e affidabile, il modello "Silva" è di solito il migliore per muoversi con la carta.
Certi modelli hanno anche tacche e riferimenti luminosi.
Quando portate con voi la bussola legatela al collo, è un accessorio importantissimo! Provate a lasciarla cadere di notte senza averla prima legata e vi ritroverete nei guai.

Orientare la carta
Ogni volta, prima di usare la bussola, dobbiamo con essa orientare la carta. E' un'operazione semplicissima ed importantissima:
Sappiamo che per convenzione il nord è in alto. Così il margine alto della cartina corrisponde al nord. Su un lato della tavoletta, ben distesa ed orizzontale al terreno, posiamo la bussola stando ben attenti che il margine verticale della cartina coincida con l'asse nord-sud della bussola. In poche parole dobbiamo fare in modo che l'asse nord-sud della bussola sia perpendicolare al margine alto della cartina (figura a lato). E' evidente che per fare ciò dobbiamo girare la carta e non la bussola la quale indica sempre il nord.

Studiando con attenzione il posto dove ci si trova, si possono riconoscere alcuni punti in base alla configurazione del terreno o alle varie costruzioni, e in seguito determinare la propria posizione per procedere nella direzione voluta. Il percorso viene valutato sulla base della distanza, del dislivello, dell'angolo di direzione di marcia e della natura del terreno. Da ricordare che in montagna quasi mai la via più diretta è necessariamente la più breve o la più sicura.

Fare il punto
Per fare il punto, trovare cioè la propria posizione sulla carta, é indispensabile avere la cartina della zona in cui si é e una bussola (una righello, una matita ed un goniometro sono altri utili accessori).

1) Si orienta la tavoletta (come visto sopra).

2) Si determina, con la bussola, l’azimut (direzione in gradi ottenuti puntando la bussola, come nella figura a lato. Per maggiori informazioni vai ad Azimut) di un riferimento visibile (una casa, una chiesa, una torre, la cima di un monte…) alla vostra destra ed individuabile sulla tavoletta (punto B nell'immagine sopra).

3) Si traccia sulla tavoletta una linea a matita passante per il riferimento scelto e con inclinazione pari all’angolo azimut trovato per quel riferimento.

4) Si ripeteranno i punti 2 e 3 per un altro riferimento individuabile a sinistra (punto A nell'immagine sopra).

5) Eventualmente si può ripetere l'operazione per un altro riferimento (punto C nell'immagine sopra).

6) L’intersezione delle tre rette dà il punto in cui ci si trova.

                                                                Info prelevate dal sito http://www.sniperseal.com

 

 

ed è grat

 

 

 

 

 

** paTch**